Contratto d’affitto a canone concordato

Immagine rappresentativa della firma di un contratto d'affitto a canone concordato

Il “canone concordato” si riferisce a una tipologia di contratto di locazione per immobili ad uso abitativo il cui canone di affitto è stabilito in base a specifici accordi territoriali definiti a livello locale tra le organizzazioni rappresentative dei proprietari immobiliari, le associazioni degli inquilini ed il Comune dove è ubicato l’immobile.

Di seguito le informazioni principali sul contratto d’affitto a canone concordato di un abitazione:

Cos’è:

  • È un contratto di affitto a prezzi calmierati, inferiori a quelli del libero mercato.
  • Il canone non è determinato liberamente dal proprietario dell’immobile, ma dovrà rientrare in fasce di prezzo minime e massime stabilite negli accordi territoriali.
  • Negli accordi territoriali si tiene conto di diverse variabili dell’immobile che verrà concesso in locazione oltre al contesto in cui si trova, come la zona, le caratteristiche dell’abitazione (metratura, vetustà, dotazioni accessorie), i servizi presenti nel quartiere, ecc.
  • Vengono messi a disposizione dai Comuni stessi modelli contrattuali standard approvati a livello nazionale, che devono essere utilizzati per stipulare un contratto a canone concordato.

Tipologie di contratto d’affitto a canone concordato:

  • Durata del contratto di locazione abitativa: Questo potrà essere da 3 a 6 anni con possibili successivi rinnovi taciti di 2 anni in 2 anni in assenza di disdetta da una delle parti.
  • Contratto per studenti universitari: Ha una durata da 6 mesi a 3 anni, rinnovabile alla prima scadenza, salvo disdetta.
  • Contratto transitorio: Ha una durata massima di 18 mesi e non è rinnovabile.

Come si determina il canone:

  • Il calcolo del canone si basa sugli accordi territoriali specifici del Comune in cui si trova l’immobile.
  • Questi accordi definiscono criteri e parametri per stabilire le fasce di prezzo in base alle caratteristiche dell’immobile e alla sua ubicazione.
  • Solitamente, vengono presi in considerazione:
    • La zona in cui si trova l’immobile (spesso suddivisa in microzone con valori di riferimento diversi).
    • La superficie dell’immobile (calpestabile e a volte con coefficienti per balconi, terrazzi, ecc.).
    • Le dotazioni dell’immobile (presenza di ascensore, riscaldamento autonomo, condizionatore, arredamento ecc.).
    • Lo stato di conservazione dell’immobile.
  • Per la stipula del contratto d’affitto a canone concordato e la sua validità, è richiesta un’attestazione di rispondenza rilasciata da un’associazione di categoria (dei proprietari o degli inquilini) che certifica la conformità del canone pattuito agli accordi territoriali.

Vantaggi per il proprietario:

Vantaggi per l’inquilino:

  • Canone di affitto inferiore rispetto ai prezzi di mercato.
  • Maggiore stabilità contrattuale, soprattutto nel caso del contratto per 5 anni con possibili rinnovi di 2 anni e l’applicazione della cedolare secca.
  • Detrazioni fiscali IRPEF sull’ammontare dei canoni pagati (in base al reddito).
  • Per gli studenti universitari fuori sede, sono previste detrazioni IRPEF più consistenti.

Dove trovare maggiori informazioni:

  • Presso il Comune dove si trova l’immobile: E’ consigliabile consultare il sito web del Comune verificare l’esistenza degli accordi territoriali per il calcolo del canone concordato. Inoltre potreste trovare un ufficio dedicato o delle associazioni convenzionate.
  • Associazioni di categoria dei proprietari immobiliari e degli inquilini: Queste associazioni operano anche a livello locale e possono fornire informazioni dettagliate sugli accordi territoriali, assistenza per la stipula di contratti d’affitto a canone concordato ed il rilascio dell’attestazione di rispondenza. Puoi cercare online le sedi in base al Comune dove si trova l’immobile d’interesse.
  • Agenzia delle Entrate: Il sito web dell’Agenzia delle Entrate fornisce informazioni generali sulla normativa relativa ai contratti di locazione e alle agevolazioni fiscali.
  • Consulenti immobiliari e fiscali: Professionisti del settore possono fornire consulenza specifica sulla situazione locale e sui vantaggi del canone concordato.

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